sabato 7 agosto 2010

Adoro guardare la mia sigaretta, guardare il fumo volare in aria,creando strane forme, che se fossi un fotografo non mi stancherei mai di fotografarlo; Strano a dirsi, ma proprio quella dannata sigaretta, è capace di darmi aria, è capace di farmi respirare, è capace di farmi sentire il fine e impercettibile odore della vita. Vita che sembra quasi incomprensibile, sarà che l’ho vissuta per troppo poco tempo, per giudicarla, osservandola e scrutandola in ogni minimo particolare sembra rinchiudersi in un guscio, quasi per non farsi notare, avendo paura, che ogni singola persona, riesca a comprenderla; Guscio che tutt’ora sembra impenetrabile,ma c’è un varco, un qualcosa, che mi porti al di là di quel guscio, che mi faccia osservare il mondo, con gli occhi di chi vuole vivere. Forse sì, ho paura di vivere, una paura impercettibile, paura che mi assale quando sto per fare qualcosa che potrebbe cambiare, paura che non mi fa aprire alle persone, ed ecco questa paura è il mio guscio, di cui nemmeno io riesco a trovare il varco, cerco di scavare, ma tutto rimane lì quasi indistruttibile. 28/07/10, estate ormai andata a farsi fottere, estate passata troppo velocemente, estate che sembra sfuggirmi via dalle mani, estate che non mi soddisfa, non riesco a viverla fino in fondo, vorrei che qualcosa cambiasse, ma cosa ?, so darmi una risposta a questa domanda ma mi piace pormela, perché è bello immaginare una risposta, ogni volta diversa, ogni volta con una sfumatura anomala. Vorrei concludere così, con un punto, ma non amo questa forma, preferisco lasciare una virgola, che non segna la fine di un qualcosa, ma indica un “To be continued” visto in migliaia di cartoni. 279 parole scritte 279 pensieri, 279 storie, si perché ogni mia parola ha una sua storia, ogni mia parola vive insieme alle altre, formando enormi pensieri, che nessuno comprenderà, forse pensieri confusi, ma non sarebbe interessa capire una cosa di primo acchito, ma piuttosto scavare per riuscire leggere anche in mezzo alle righe, 

Nessun commento:

Posta un commento